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DELL' INSTITUTO

DI CORRISPONDENZA ARCHEOLOGICA

VOLUME TRIGESIMO QUINTO.

ANNALES

DE L'INSTITUT

DE CORRESPONDANCE ARCHÉOLOGIQUE

TOME TRENTECINQUIÈME.

ROMA

TIPOGRAFIA TIBERINA

A spese dell' Instituto.

MDCCCLXIII.

1E2 A 8

1863

ANNALI

DELL' INSTITUTO

DI CORRISPONDENZA ARCHEOLOGICA

ANNO 1863.
VOLUME UNICO.

ANNALES

DE L'INSTITUT

DE CORRESPONDANCE ARCHÉOLOGIQUE

ANNÉE 1863.

VOLUME ENTIER.

1/1075

SOPRA ALCUNI RIPOSTIGLI DI DENARI
ROMANI SCOPERTI NELLA SPAGNA.

Se finora pochissimo si seppe sulle medaglie romane ritrovate nella penisola iberica, nè senza ragione lagnaronsi i numismatici della scarsezza di tali notizie in una provincia, che per essere e antichissima e quasi priva di monete anteriori all'occupazione romana, in importanza per la storia monetaria della repubblica romana cede l'onore alla sola Italia; siamo ora in istato di riempire ampiamente tale lacuna mediante i rapporti estesi e diligenti favoritici dal nostro corrispondente sig. Zobel de Zangroniz a Madrid, i quali formarono il fondamento del ragguaglio numismatico, che siamo per dare ai lettori.

Cominceremo con alcuni cenni sui ripostigli di monete anteriori alla dominazione romana o almeno allo stabilimento del denaro romano come moneta corrente della Spagna. Prendono il primo posto fra queste monete nella Tarraconese le medaglie d'argento di Emporia e di Rhode, di circolazione, come pare, tutta locale e ristretta alla Catalogna. Se di queste per lungo tempo non si conobbe che un nominale solo, ora da poco, principalmente mercè un deposito di tali monete scoperto circa l'anno 1850 vicino a Rosas, ve se n'è aggiunto un altro più piccolo, la cui coniazione, evidentemente basata sull'imitazione di monete campane, dev' aver cominciato assai prima di quelle. Trovansi pubblicate queste medagliuzze nel catalogo del Gaillard (catal. de monnaies recueillies en Espagne Paris 1844 p. 24 n. 367; p. 25 n. 377-385 pl. 2 n. 3; 5-9), e ne da

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