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l'Ammiraglio non si risolvo a credere che si fusse fatto tanto a un pezzo; quale in tutti questi accidente ha monstrato cuore e valore maravigliosissimo, con tutto che da motti si dica il contrario, forse non si accorgendo esser stato bene per far che il Re più chiaramente cognosce in che angustia si trovava: le persone del Re, di M. e di M. le Duc sono stati nel palazzo armati con le guardie. Non sono state ammazzate donne di considerazione e dell' altre qualch' una per il tumulto e sollevamento grande del popolo, e prigione n' e state inenate parecchie da M. di Loscies, e da altri per commandamente del Re. La citta tutta se messa in arme, e le case degl' Ugonotti sono state assediate. And after describing the disorders Accioche le cose non passarono troppo oltre, e non seguissero le disordini fastidiosi per l' orgoglio della plebe, fu fatto un editto poco fa che debbono essere tre hore di giorno per il quale si commandava che non si dovesse piu ne rubbare ne ammazzare, e si ubidisse non intieramente.

and plunder.

"Quando scrisse a giorni passatia V. S. in cifra che l'Amiraglio s'avengera troppo, e che gli darebbono sul ungia, gia mi ero accorto che non lo volevano piu tolerare, e molto piu me confermai nell' opinione quando con caretteri ordinarii gli scrievo che sperava dove haver occasione dare quale buona nuova a S. B., benche ma haversi creso la Xma. parte di quello che a presente veggo con gli occhi.

"Che molti siano stati consapevoli del fatto è necessario potendogli dire che a 21 la mattina, essendo col Cardl. di Borbone e M. de Montpensier, viddi che ragioniavano si domesticamente di quello che doveva seguire, che in me medmo. restando confuso, conobbi che la prattica andava gagliarda e piu tosto disperai di buon fine che altrimente.

"A. N. S. mi faccia gratia di basciar i piedi in nome mio, col quale mi rallegro con le viscere del cuore che sia piaciuto alla Dva. Msa. d'incaminar nel principio del suo pontificato si felicimente e honoratamente le cose de qo. regno, havendo talmento havuto in protettione il Re e Regine Madre che hanno saputo e potuto sbarrare queste pestifere radice con tanta prudenza, in tempo tanto opportuno che tutti lor ribelli erono sotto chiave in gabbia.

"Qual Regina in progresso di tempo intende poi non solo di revocar tal editto, ma per mezo de la giustizia di restituere la fede cattolica nel antica observanza, parendogli che nessuno ne debba dubitare, adesso che hanno fatto morire l'Amiraglio con tanti altri huomini di valore, conforme a ragionamente altre volte havuto con esso meco, essendo a Blès, e trattando del parentado di Navarra e dell' altre cose che correvano in quei

tempi, il che essendo vero ne posso rendere testimonianza, e á N. S. e a tutto il mondo."

APPENDIX H.

(Leaf of the above Letter in Cipher.)

Con tutto che mi paio haver scritto assai distesamente de le cause de le uccisione deli Ugonotti, nondimeno vo pensando che dicendone ancora alcuna cosa non sia per esser discara. Mentre l'Amiraglio e stato a la corte, si era con arte e imperio tanto ingerito con il Re che quasi governava, risolvendosi la maggior parte de le cose quasi secondo il suo parere con dispiacere di Morvigliero, Conte di Retz e altri, e grandissimą gelosia di Mad. la Regente che segretamente trattando con Mad. di Nemours delibero di uscire di affanni, e di farlo ammazzare, e inanzi che fusse resoluto che gli si havesse a tirare l'archibugata dal Tedesch allievo di M. di Guisa vecchio, intorno a cio Mad. de Nemours tenuta qualche ragionamento con M. de Guisa suo figlio fu da lui stimulata a tirare l'archibusata, mentre l'Amiraglio fusse con la Regte. persuadendola con il monstrarli quanto fusse facil cosa di scaricar un archibuso ad uno che non si guarda, e che essendo tra donne e con la Regente ragionevolmente doveva disporre ogni sospetto.

Ma poiche tirata fu l'archibusata dal Tedesco con saputa di M. D. Angiu e non del Re, vedendo la Regente che l'Amiraglio non moriva, e vedendo a quanto pericolo si era esposto, e da la propria conscientia insospettita, e dale insolente parole che uscivano da tutti la Ugonotteria, che in modo alcuno volse accommodarsi a credere che l'archibusata fusse stata tirata da insidiatore mandati dal Duca d' Alva, secondo che sempre lei si era persuasa de dover dare loro a credere și volse al Re esortandolo a la uccisione seguita da tutti.

APPENDIX I.

THE SAME TO THE SAME.

22d September.

CHI facesse tirar l'archibugiata all' Amiraglio, e perche causa, e a che si debba attribuire l'ultima risolute. dell' amazzamento di tanti, e quali fussino gli essecutori, con il nome di capi principali, io so d' havergliene scritto, e che non mi sono gabbato punto, e se ho lasciato di scrivere alcuni altri particre., n' e stato

potissa. causa la difficulta che e in questo paese a ritrovare la verita delle cose.

APPENDIX K.

(In a Letter in Cipher. Same Date.)

TUTTI le cose che si saranno lette del archibusata e morte del Amiraglio diverse da quello che io gli scrisse col tempo si accorgiera se siano vere. Mad. la Regente venuta in differenza di lui risolvendosi pochi giorni prima, gli la fece tirare, e senza saputa del Re, ma con participatione di M. di Angiu, de Mad. de Nemours, e di M. di Guisa suo figlo.; e se moriva subito non si ammazzava altri, e non essendo morto, e dubitando lei di qualche gran male ristringendosi con il Re, deliberono di buttare la vergogna da banda, e di farlo ammazzare insieme con li altri, e quello notte istessa fu mandato a esecutione.

APPENDIX L.

(MSS. Bib. du Roi. St. Germain, 1247.)

HARANGUE DE M. DE BELLIEVRE AUX SUISSES A LA DIETTE TENUE A BADEN.

Some extracts

THIS exists in print, but is not common. from the original rough copy may be useful. scure, and full of alterations, but in the same hand.

It is very ob

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It commences with a dissertation on the dangerous policy which the Admiral was desirous of inducing the king to adopt and represents him as forming a party pour introduire un dangereuse tyrannie mesme de quelque forme de republique et dissolution populaire.

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It then denies that the "execution faite a Paris" was a part of a general design against "tous ceux qui sont de la mesme religion. [It is impossible to state the exact language, on account of the obscurity of the writing.]

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Si quelq'un icy me demande pourquoi estce que le Roi lui faisoit tant de faveurs puisque long temps il l'avoit cognu pour meschant et disloyal subject, je serai contraint de confesser que celuila plaincte des bons subjects de sa

Majesté."

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"Le Roi

After mentioning the firing of the arquebuss, lors au jeu de la paulme ou la nouvelle lui en fut porte, souldain on le [voit] tout esmeu d'indignation, quicta le

jeu, et portant sa raquette dict tout hault que ceux qui faisoient cet action le vouloient remettre aux troubles mais qu'avec l'ayde de dieu il y pourvuirrait bien.

"Monseigneur fist soudamment les principaulx de son conseil pour adviser de l'ordre qui se devoit ordonner

is then mentioned.]

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et sans aulcun dissimulation le proces fust faict a ceux qui se trouvoient coulpables. [The King's visit to the Admiral Mais la samedy jour suivant de sa blessure ayant été jugé par tous les chirurgeons que le coup n'etoit pas mortel, il se feist lever du lict. Ce jour mesmes fust tenu conseil en son logis et resolu qu'il falloit pour avoir leur vengeance aller dans le chateau du Louvre tuer Monsr. de Guise fust il aux pieds du Roi. Ils tiendrent plusieurs mauvais propos de la Royne mere de sa Mate., et de Monseigr. le duc D'Anjou. La Royne quand elle voulloit aller a son esbat accoutûme aux (illegible) fust adverti par des tres notables personnagés de sa desquelles elle

ne pouvoit doubter ne de l'affection et bon volunté elles portoient a ceux de la dicte religion, que si sa Mate. ou pareillement Monsr. le duc d'Anjou sortoient hors les portes de la ville de ce jour la, ils se mettroient en bien grand danger de leurs vies: les avis d'une si dangereuse conspiration au Roi et a autres.

"Enfin quand on eust eu la certitude de l'entreprise qu'ils avoient fait d'entrer en armes dans la Louvre et de tuer Monsr. de Guise, et les menaces que l'on faisoit oter la Royne mere du Roi, et Monsr. le duc d'Anjou, sa Maté se voyant presse d'un si grand et evident peril de perdre sa coronne, sa vie, celles des personnes qu'elle avoit et devoit avoir les plus cheres en ce monde, ne peut avoir lors autre recours (apres Dieu) qu'au bon et sage conseil et assistance de plusieurs grands princes, principaulx officiers de sa couronne, et seigneurs de son royaume, qui se trouvoient lors en sa court, lesquels tous de commun accord et comme d'une voix apres avoir consideré le danger ou le Roi et son royaulme se trouvoient remonstroient tres-humblement a sa Majesté, que pour son service et pour le bien de la paix, ils avoient supporte de l'Amiral tout ce que gens de bien peulvent endurer : qu'ils n'avoient pas moins d'affection d'obeir en toutes choses aux bons voulloirs et commandmts. de sa Majesté que onques ayent, et soit qu'il faille supporter en patience l'insolence de l'Amiral ou qu'il faille reprendre les armes pour le combattre en la campagne. Mais qu'il plaist a sa Maté. de considerer le grand perte de sa noblesse, de ses villes, et de son peuple, qu'il a deja faicte a l'occasion d'un si malheureux homme, non homme, mais beste furieuse et irreconcileable qui avoit perdu tout craincte de

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pliant humblement sadte. Maté. pour mettre fin a tout de malheurs dont le Royaume estoit menacé, et qui lui pourroit a toucher doigt, qu'il lui pleut user de l'autorité que Dieu lui avoit mis en main a l'extinction d'un si pernicieux subject."

He goes on to argue that it was impossible to proceed with security in the ordinary way of justice.

"Je ne nierai pas que beaucoup des pauvres gens qui ne scavoient rien de cette malheureuse enterprise n'en aye suffert; j'ai veu a sa Maté. suffrir a cette occasion une merveilleuse peine, mais quand un people ulceré des injures si frequentes qu'ils avoit un espece de vengeance de grandeur du pillage qu'ils se voyoit entre les mains.”

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He confesses, "a mon tres-grand regret," that there were committed, "beaucoup de choses indignes de la doulceur et debbonairete de mon Prince. Le cheval avoit prins le mords entre les dens et ne faisoit plus compte de chose

Le Roi, Monseigneur le duc d'Anjou son lieutenant, Mons. le duc d'Alencon, freres de sa Maté. semblablement tants les princes de son sang, et les grand seigneurs du Royaume, se y sont vivement et employes. La Royne mere de sa Maté. y a prins une peine indicible et qui suivante toutes celles que en lui a oue si souvent et si courageusement supporter pour le sureté, repos, et tranquillité de la coronne de France."

BELLIEVRE TO CHARLES IX.

15th Dec. 1572.

From Baden.

SIRE, Il est presque impossible d'oster de la teste des Protestans que l'intention de V. M. ne soit de se joindre avec le surplus des Princes Catholiques pour mettre par force en leur pays le Concile de Trente a execution. J'ai remonstre en cela tout ce que j'ai peu et deu pour vostre service. Il est bien requis que tous vos serviteurs qui entendent les affaires de l'Allemagne s'employent a leur arracher cette opinion qui les m'et comme au desespoir dont pourroient advenir beaucoup de maulx en vostre royaume. Aussi, Sire, on a parlé en Allemagne, et escrit si fort au desavantage de V. M. touchant l'execution fait contre l'Amiral de Chatillon et ses complices, que je ne lui puis celer, que nous connoissons que a cette occasion vos affaires y prennent un grand recullement. J'ai ici premierement satisfaict de response au particuliers, mais je ne scay quelz escrivains qui se sont meslez d'en faire imprimer

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